Il progetto Percorsi Ciclabili Sicuri è arrivato a Pessione e ha sollevato polemiche. Si lamentano in via Asiago, perché il senso unico di via Martini e Rossi ha aumentato il traffico sulla via. Si lamentano i negozi di via Martini perché il senso unico ha ridotto i passaggi sulla via. Si lamentano alcuni residenti perché in auto devono fare più strada a causa del senso unico di via Martini.

Quando siamo stati coinvolti nella progettazione, noi eravamo d’accordo con il senso unico, perché in quel tratto via Martini è stretta, senza marciapiedi e ci passano anche veicoli pesanti. Con il senso unico si ricavava spazio da dedicare a pedoni e ciclisti. Via Asiago è una via ampia e dotata di marciapiedi, che può sostenere un certo aumento di traffico. Teniamo conto che la stragrande maggioranza dei TIR diretti alla Martini&Rossi arriva da Chieri e si allontana verso Chieri, quindi non passa da via Asiago. I frequentatori dei negozi non è detto che diminuiscano stabilmente; una volta fatta l’abitudine al senso unico, chi usa l’auto si accorgerà che fare il giro da via Savio e via Asiago non è la fine del mondo.

Non ci piace però la soluzione realizzata, che non era quella del progetto iniziale (vedi planimetria ciclabile in fondo), che è stato cambiato senza più consultarci. Un tentativo in extremis per tornare al progetto iniziale non è andato a buon fine.

Cosa ci sembra sbagliato? In primo luogo i due cambi di lato del percorso ciclopedonale in via Martini in poche decine di metri. Il percorso attraversa la carreggiata prima di via Asiago e poi l’attraversa di nuovo dopo il parcheggio dei TIR. Ogni attraversamento di carreggiata aumenta il rischio per il ciclista e lo rallenta. Abbiamo già criticato i troppi attraversamenti di carreggiata del percorso ciclabile in zona via Montessori, anche in questo caso una modifica rispetto al progetto iniziale non condivisa. Se vogliamo che la bicicletta sia un mezzo conveniente per gli spostamenti quotidiani, non possiamo disegnare percorsi contorti, scelti per non dare fastidio alle automobili. Di questo dobbiamo essere consapevoli.

In secondo luogo, la ciclopedonale sarebbe stata più utile sul lato dei negozi di via Martini, come era inizialmente previsto. Il traffico di biciclette non sarà mai intenso, pertanto non avrebbe creato problemi per i negozi, per i passi carrai e per la sosta breve “shop & go” di chi entra nei negozi. Ci sarebbe stato spazio godibile dal lato dei negozi, con il traffico un po’ più distante. Si sarebbero inoltre salvati i circa 10 parcheggi lungo la Martini & Rossi. Comunque, teniamo conto che il nuovo parcheggio della stazione dista dai negozi poco più di cento metri, cioè due minuti a piedi; due minuti non sono certo la fine del mondo: fare due passi anziché star seduti in auto non fa male alla salute…