Nel Consiglio Comunale di Chieri dello scorso febbraio, è stata presentata una mozione per vietare il traffico pesante su corso Torino. Nella discussione si è anche parlato della Gronda Est e del vecchio progetto di circonvallazione nord di Chieri.

Limitare la questione al traffico pesante su corso Torino è riduttivo. Il problema del traffico non riguarda soltanto corso Torino, ma l’intero asse viario di corso Torino, corso Buozzi, corso Matteotti e via Padana Inferiore, che è il percorso urbano della SS10. E non riguarda solo il traffico pesante, ma la qualità complessiva di quelle strade.

Ecco, noi pensiamo che, prima di parlare di nuove strade che hanno costi esorbitanti e che consumano suolo all’alto valore ambientale, agricolo e paesaggistico, è necessario riqualificare complessivamente l’asse della SS10. Il nuovo PGTU, che il Consiglio Comunale voterà prossimamente, descrive quell’asse viario come critico e ne propone la riqualificazione. È un passo avanti, ma non basta. Occorre poi passare rapidamente all’attuazione, con la programmazione e il finanziamento degli interventi.

La SS10 è l’asse naturale per il traffico di attraversamento, pesante e leggero, da Torino zona Sassi verso l’astigiano, ma le strade che lo compongono fanno ormai parte del centro abitato e corrono fra abitazioni, negozi, attività produttive, servizi, scuole.

Oggi, quelle strade, presentano una situazione rimasta per molti tratti ferma a 50 anni fa, ulteriormente degradata e confusa, che non risponde alle esigenze di vivibilità di chi vi abita, vi lavora e vi transita. In molti tratti mancano i marciapiedi; quelli esistenti non sono adeguati. I percorsi ciclabili sono discontinui e parziali. La sosta è disordinata, la maggior parte degli attraversamenti pedonali non è protetta, i sistemi di moderazione della velocità sono pochissimi. Come si fa a non vederlo?!

Una completa riqualificazione di questo importante asse viario cittadino migliorerebbe la qualità dell’ambiente urbano delle zone attraversate: più spazio per la mobilità sostenibile, minore velocità dei veicoli a motore, meno rumore, maggiore sicurezza per tutti.

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Via Padana Inferiore, la sosta non è a norma, riorganizzando gli spazi si potrebbero tracciare due corsie ciclabili.
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