In questi giorni si sente spesso parlare dell’iniziativa intrapresa dall’amministrazione di Bologna di ridurre la velocità sull’intera area urbana da 50 a 30 km/h, consentendo velocità più alte soltanto nei corsi principali della città. Come Muoviti Chieri, sosteniamo da sempre iniziative di questo tipo e apprezziamo lo sforzo e il coraggio dimostrato, soprattutto per la forte contrapposizione mostrata da una parte dell’opinione pubblica ma anche dalle stesse istituzioni nazionali, in primis il Ministero delle Infrastrutture.

Lasciando da parte le polemiche, ci spiace constatare come nelle nostre città il tema della sicurezza stradale sia sempre al centro della cronaca con episodi da Far West come accaduto recentemente a Torino.

La città 30 ha molteplici effetti positivi, dimostrati dalle statistiche, dalla scienza ed da esperienze dirette di grandi città europee (Londra, Bruxelles, Madrid, etc.). Chiunque contesti in modo arbitrario i benefici di questo sistema si scontra inevitabilmente con la realtà dei fatti, a partire dai tempi medi di percorrenza che rimangono pressoché invariati, così come i dati sull’inquinamento.

Infine il tema della sicurezza percepita nella città è uno degli aspetti che maggiormente incide sulle diffusione della mobilità sostenibile. Una città che modera la velocità è quindi meno pericolosa per pedoni e ciclisti e favorisce un passaggio verso forme di trasporto più efficienti dell’auto rendendo quindi la città sempre più a misura di persona.

Ricordiamo infine che anche Chieri ha la sua porzione di città 30 nella zona centrale. Il PGTU approvato l’anno scorso propone un’estensione al perimetro urbano del nuovo limite, lasciando alcuni viali di attraversamento con gli attuali limiti. Come Muoviti Chieri chiediamo all’amministrazione comunale di applicare al più presto l’indicazione data dal PGTU per rendere sempre più Chieri una città per le persone.

Confidiamo nel supporto di tutti i nostri associati, chi ci segue assiduamente e, in generale le persone che hanno a cuore il bene comune per diffondere questa proposta di civiltà e socialità.

Riportiamo di seguito alcuni link utili per documentarsi sull’iniziativa e alcuni fatti di cronaca inerenti la sicurezza stradale: